Responsabilità sociale e compliance
05 Settembre 2011 • di Roberto Rocchegiani
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Qualsiasi indumento, dispositivo, oggetto se indossato per costrizione diventa irrimediabilmente un fastidio, qualcosa che limita la nostra libertà.
In tema di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), questo argomento diventa fondamentale.
Nella vigilanza e soprattutto nel regime sanzionatorio per la mancata osservanza delle disposizioni di prevenzione, il mancato utilizzo dei DPI è di quotidiana gestione.
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Nella vigilanza e soprattutto nel regime sanzionatorio, per l’inosservanza delle disposizioni di prevenzione, il mancato utilizzo dei DPI è fatto di quotidiana gestione.
Se vediamo un’impalcatura con lavoratori che utilizzano l’elmetto, il DPI per eccellenza, perché atto a proteggere la parte più nobile del nostro corpo, potremmo tranquillamente pensare “qualcuno li ha avvisati di un controllo imminente” oppure “questa è una ditta seria”.
Vediamo gli obblighi normativi e poi come divenire una “ditta seria”.
Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, integrato con:
Estratto: Articolo 18 - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente TITOLO III – USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI Articolo 75 - Obbligo di uso
Valutazione Stress da lavoro correlato – Metodologia ISPESL
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Come vedete dall’estratto del nostro D.Lgs. 81/08, il datore di lavoro che consegna come ultima difesa il DPI al lavoratore, deve prendersi anche cura di richiederne l’osservanza. La formazione/informazione è d’obbligo, ma se non fosse sufficiente, il datore deve fornire anche prova di una richiesta formale dell’osservanza dell’utilizzo, il che, tradotto in termini quotidiani significa: richiamare (per iscritto) il lavoratore che contravviene all’utilizzo dei DPI e se non fosse sufficiente sanzionare con multe il tutto fino all’attivazione delle estreme conseguenze previste dal contratto di lavoro (es. dopo il terzo richiamo scritto, si può procedere al licenziamento).
La valutazione dello Stress da lavoro correlato, ci fornisce un’importante suggerimento; infatti, quando si parla di contenuti del lavoro, il quesito n.7 (si veda l’estratto sopra inserito) recita espressamente in merito all’adeguatezza dei DPI (e fin qui rientriamo nelle disposizioni del D.Lgs. 81/08), ma aggiunge il termine confortevole, e rendere confortevole un DPI non sarà così facile.
A questo punto per uscire dai canoni del “ti fornisco il DPI quindi UTILIZZALO o ti MULTO” consideriamo il nostro lavoratore un CLIENTE al quale dobbiamo VENDERE il DPI.
Che cosa viene fatto normalmente per far sì che un cliente scelga il nostro prodotto ?
DOI 10.4439/rsc15
In allegato un esempio di check-list per verificare il livello di gradimento del DPI da parte del lavoratore, analizzando il livello di:
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