Management e marketing
11 Maggio 2011 • di Manila Carassai
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Il team si pone come struttura organizzativa molto importante nelle moderne organizzazioni per la gestione dei risultati di processo. Negli ultimi anni, in contesti economici in continua evoluzione e caratterizzati da cambiamenti molto repentini, tali strutture hanno trovato una vasta applicazione nella gestione dei processi di cambiamento organizzativo e di trasformazione delle grandi imprese verticalizzate verso forme di organizzazioni più flessibili ed efficaci.
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Vogliamo, di seguito, condurre la riflessione su concetti di vitale importanza per la gestione del team.
Il team lavora per conseguire un obiettivo condiviso e non un insieme di obiettivi individuali.
Gli obiettivi personali devono essere allineati agli obiettivi del team e questi, a loro volta, a quelli aziendali. Ecco che diventa fondamentale capire come portare le persone a raggiungere insieme, ognuno con le proprie differenze, l’obiettivo finale.
“Si possono comprare le capacità di una persona, ma non si può comprare il suo cuore. Il suo cuore è dov’è il suo entusiasmo, dov’è la sua lealtà. Si può comprare la sua schiena, ma non si può comprare il suo cervello. Ed è dal suo cervello che provengono la sua creatività, la sua capacità d’immaginazione”.(nota)
Condivido quel filone di pensiero secondo cui non servono solo le tecniche per conseguire un risultato, ma anche creare una vera e propria “cultura” aziendale improntata sui valori.
“Valori” sono desideri e preferenze personali, morali, sociali scelti liberamente dopo un’attenta considerazione di più alternative, ma proprio per questo apprezzati e accolti nel profondo. I valori sono capaci di esaltare la crescita della persona.
La chiarezza sui propri valori porta a sviluppare una propria “vision”, ossia la visualizzazione creativa nella mente di un risultato finale che si vuol raggiungere, riuscendo a cogliere con intuito e immaginazione il divario tra il risultato e la realtà effettiva.
Dopo aver centrato i propri valori, la propria vision, l’individuo può passare a delineare la sua mission personale chiedendosi, cosa vuole dalla propria vita, quali sono le proprie capacità, cosa avrà potuto realizzare alla fine della sua vita. La mission personale contiene i valori nei quali l’individuo s’identifica, il sistema di convinzioni che definisce il proposito generale della propria vita. La mission personale porta l’individuo a visualizzare la sua ragione di esistere e suscita in lui motivazione e sfida.
Un dipendente che ha una chiara mission personale tenderà a uno stato di pro-attività in cui avrà consapevolezza e controllo del proprio pensiero, dei propri sentimenti e azioni; comportandosi in base ai propri valori, accantonerà la condizione di reattività tipica di chi non riesce a trattenere le proprie pulsioni e si comporta secondo sentimenti istintivi e abitudinari.
Individui con una chiara mission personale riescono a raggiungere un’elevata efficacia personale (nota)
e sono capaci di visualizzare scenari di successo.
Nel team la mission personale dei suoi membri dovrebbe essere legata alla mission personale degli altri sotto il massimo comun divisore dell’efficienza personale.
Nel team le motivazioni personali dovrebbero essere esaltate nella motivazione d’insieme, pur mantenendo le individualità. Possiamo vedere nel team il “luogo” in cui affermare il rispetto dei valori di ognuno attraverso la cooperazione consapevole e illuminata di chi si muove verso uno scopo secondo la convinzione di chi appartiene a un equipaggio.
Un forte senso di efficacia aumenta la competenza e il benessere in diversi modi.
Quali sono, allora, le leve su cui agire per portare il team al successo?
Il paradigma sociale più diffuso è quello dell’indipendenza, come se il lavoro di gruppo, la cooperazione e la comunicazione fossero in un secondo piano. Facendo un passo indietro, riscontriamo che anche l’indipendenza dalle circostanze e dagli altri non è così facile da raggiungere; ma, se anche un individuo raggiungesse l’indipendenza, senza l’interdipendenza, sarebbe un buon giocatore solitario, ma non un buon giocatore di squadra.
L’indipendenza (nota)
è la capacità di ottenere quello che si vuole attraverso sforzi individuali.
L’interdipendenza è un concetto più maturo ed evoluto rispetto all’indipendenza, è il paradigma del “noi”; è la consapevolezza che lavorando insieme con gli altri si può realizzare molto di più di quanto si possa realizzare da soli.
L’interdipendenza è una caratteristica che dovrebbe contraddistinguere tutti i membri del gruppo.
L’interdipendenza intesa come capacità di coniugare gli sforzi personali con quelli degli altri per conseguire un successo più grande, presuppone l’abbandono della logica del gioco a somma zero in cui se io vinco tu perdi, per abbracciare l’idea che la somma degli sforzi congiunti è notevolmente superiore alla semplice somma delle parti. Un risultato condiviso si raggiunge solo attraverso l’impegno e la pro-attività di tutti.
La comunicazione e la sua efficacia sono aspetti di fondamentale importanza per il team. Un piccolo difetto nella comunicazione può essere di ostacolo al risultato che il team deve conseguire.
La comunicazione può essere letta sia come capacità di dare e ricevere feedback sia come passaggio d’informazioni.
Una comunicazione efficace richiede:
La comunicazione è legata alla fiducia; situazioni di bassa fiducia determinano un basso livello di comunicazione, uno stile difensivo, un istinto di protezione. Tale tipo di comunicazione non incoraggia la collaborazione e porta a situazioni del tipo io vinco/tu perdi o io perdo/tu perdi.
Quando la fiducia nella relazione è di livello intermedio la comunicazione che si viene a creare è rispettosa ma non empatica; ci si capisce, ma non si ha voglia di approfondire ulteriormente. Ci si rispetta per evitare eventuali disagi che potrebbero crearsi. Tale tipo di comunicazione non promuove l’aprirsi degli interlocutori a nuove possibilità.
La comunicazione caratterizzata, invece, da un elevato livello di fiducia è capace di creare sinergia: 1 + 1 può fare 5; tutti gli interlocutori trovano gratificazione dall’iniziativa creativa che si determina dal loro scambio fiducioso e aperto(nota)
.
La relazione è un legame tra due persone che dipende dalla qualità di fiducia che ognuno nutre per l’altro. Per essere dei buoni compagni di squadra e tenere alto il livello di fiducia è importante:
Il cuore di ogni team è dato dai suoi membri. È di sostanziale importanza riunire le persone giuste e dotate delle competenze fondamentali. Quando viene creato un team, benché sia stato analizzato cosa ci si aspetta da esso e siano state determinate le competenze indispensabili, si verifica che nessuno possiede in modo spiccato tutte le competenze necessarie. Per questo motivo il team leader deve essere in grado di sfruttare al massimo i talenti e a neutralizzare le debolezze.
Le competenze possono essere:
Alcune linee guida per sfruttare al meglio le differenti prospettive e risorse offerte da ciascun individuo:
La leadership è un argomento di cui si è tanto discusso e su cui molto è stato scritto; per questo motivo resta difficile darne una connotazione ben definita ed esaustiva. Possiamo, tuttavia, intenderla come arte di guidare le persone. Mentre l’abilità di guidare le persone, intesa come principi di base, può essere appresa attraverso la formazione, l’arte della leadership intesa come eccellenza nell’esprimere tale abilità, supera ogni regola e dimora solo nella capacità del leader di avere un’anima, cioè una visione concepita per vivere oltre da sé, secondo un’autentica inclinazione alla responsabilità (nota)
.
La leadership dovrebbe essere intesa come modalità di gestione quotidiana del team; essere leader significa condurre il proprio team verso il raggiungimento di un obiettivo, in un clima relazionale positivo e di reciproca fiducia, in cui essere in grado d’influenzare il comportamento degli altri attraverso il riconoscimento del gruppo.
Ogni team ha bisogno di un leader (team leader) che sia in grado di:
Mentre il manager decide, delega, dirige e programma il lavoro altrui, il leader:
Il project management è un elemento indispensabile per guidare il team verso i risultati prestabiliti. Si tratta, infatti, di un insieme di attività finalizzate alla realizzazione degli obiettivi di un progetto in un arco temporale ben definito. I progetti prevedono una fase di pianificazione, un processo d’implementazione, il monitoraggio dell’avanzamento e una conclusione. La fase iniziale prevede:
Si propone di seguito uno schema che potrebbe essere utile per gestire lo stato di avanzamento del progetto:
Per parlare di motivazione parto da un esempio che spiega in modo esaustivo il concetto. La motivazione a svolgere il proprio lavoro è un fattore legato al senso di appartenenza ed entrambi nel team sono di fondamentale importanza.
Nel team le persone dovrebbero assumere un impegno personale a comportarsi con rispetto, lealtà, impegno e basare le proprie azioni sull’idea che i bisogni del team hanno priorità su quelli personali. Nel team le persone condividono un obiettivo comune, per raggiungerlo collaborano e uniscono i loro sforzi per un risultato più grande.
Come tenere alta la motivazione del team?
Per ottenere tutto questo è importante il ruolo del team leader in termini di capacità di riconoscere il valore delle differenze rispetto all’obiettivo comune. È importante che egli sappia infondere fiducia e ottimismo, cogliere i segnali di demotivazione e intervenire prontamente cercando, magari, momenti di svago per far conoscere meglio fra loro i membri del team(nota) .
Il team ha bisogno di persone che oltre alle competenze e all’expertise necessarie per soddisfare le esigenze di business, abbiano un atteggiamento curioso, positivo, disposto a mettere in discussione e una buona dose d’intuizione. Queste caratteristiche personali consentono al team di adottare soluzioni creative ai problemi e utilizzare specifiche tecniche per elaborare nuove idee.
Per concludere viene riportata in forma sintetica una piccola guida per la risoluzione dei problemi che potrebbero insorgere all’interno del team.
DOI 10.4439/mm7
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