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30 Luglio 2019

L'immaterialità del distretto: una eredità da non disperdere

Negli ultimi tempi si è molto parlato dei distretti industriali, chi lo fa con la nostalgia e chi carico di aspettative. Per chi scrive, i distretti rappresentano una opportunità strategica per l’Italia, da non smarrire. Tuttavia, per consentire che ciò avvenga, occorre da una parte, comprendere la genesi e la successiva evoluzione dei distretti, identificando gli aspetti fondanti della loro importanza, mentre dall’altra occorre promuovere una visione più strutturata delle pratiche manageriali, che consenta di riaffermare il successo delle aziende italiane mediante una gestione più consapevole delle componenti immateriali.

Forse non tutti sanno che un contributo importante alla concettualizzazione del modello di distretto industriale si deve ad un economista italiano, Giacomo Becattini. Tra i suoi meriti quello di considerare il modello di produzione distrettuale non solo da una prospettiva economica, ma anche da quella socioculturale. Il fenomeno dei distretti guadagna popolarità nell’affermazione dell’industria italiana, in quanto favorito dalla forte interrelazione territoriale e dalla reciproca influenza di aspetti sociali, politici ed economici. A creare un contesto favorevole partecipano un diffuso spirito imprenditoriale, l’ampia disponibilità di abilità tecniche, organizzative e manageriali, la flessibilità indotta da legami familiari e sociali coesi, e un consenso basato sulla relazione diretta tra individuo e comunità locale.

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