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Sicurezza sul lavoro

02 Gennaio 2016 • di Roberto Rocchegiani

Sistemi di gestione - Formazione RSPP

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Con questo articolo si vuole evidenziare l'importante ruolo rivestito dai RSPP nella gestione dei servizi di Prevenzione e Protezione.

Il docente nel modulo C1 dedicato ai Sistemi di Gestione deve poter dare uno strumento immediatamente operativo per i futuri RSPP, i quali,  dopo essere usciti dai moduli A e B spaventati per la complessità e la vastità degli argomenti della prevenzione potranno trovare conforto nei contenuti del modulo C.

Attraverso la corretta implementazione dei Sistemi di Gestione i RSPP riusciranno a creare valore per il cliente, salvaguardando la risorsa più importante per l'organizzazione IL LAVORATORE.

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 I sistemi di gestione, come formare gli RSPP per l’utilizzo ottimale di questi strumenti

 
 
La formazione per Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione
Il Modulo C 1
Organizzazione e Sistemi di Gestione
 
 
L’ Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 determina ancora oggi i contenuti della formazione per i RSPP, anche se il testo unico della sicurezza porta la data del 9 aprile 2008 (DLgs 81/08), fortunatamente le valutazioni su molti dei contenuti affrontati nell’accordo del 2006 sono ancora attuali e rispecchiano i principi fondanti del DLgs 81/08.
 
In questo modulo, che è il terzo di una serie di contenitori (A e B) indirizzati ai componenti del Servizio di Prevenzione e Protezione, quindi anche agli addetti gli ASPP, vengono affrontati degli elementi di “coordinamento” e di “gestione” del servizio di Prevenzione (SPP).
 
Questo modulo, il modulo C è riservato ai soli Responsabili del SPP i RSPP, tecnici che intervengono con la loro preparazione ed esperienza a coordinare un servizio atto alla tutela ed al benessere di tutti i lavoratori dell’organizzazione.
 
Il superamento dei test di apprendimento del modulo C devono garantire che l’organizzazione avrà come RSPP un tecnico che permettterà la diffusione della conoscenza e della cultura della “sicurezza” facilitandone la sua attuazione attraverso “procedure” atte alla prevenzione e protezione dei lavoratori, con l’obiettivo di ridurre il “rischio” di “infortuni” e “ malattie professionali”.
 
Una responsabilità, quella del RSPP sicuramente residua rispetto a quella delle figure “decisionali” dell’organizzazione (datori di lavoro, dirigenti, preposti) ma non esente da possibili ripercussioni (amministrative o penali) nei casi di “negligenza” .
 
Nella logica del Testo unico della sicurezza e degli ultimi indirizzi della recente giurisprudenza, il “fattore umano” nei casi di infortuni gravi o gravissimi, è sempre riconducibile ad una “errata valutazione” nell’individuare le corrette misure preventive e protettive, atte ad evitare o quanto meno ad affievolire le conseguenze dell’incidente.
 
Nella versione di questo corso per RSPP modulo C1 nel quale parliamo di Sistemi di Gestione la docenza vuole trasferire un’esperienza “pratica” sugli strumenti da utilizzare per attuare un percorso condiviso di “miglioramento continuo” che porti l’organizzazione a ridurre fino a zero il rischio di infortuni e malattie.
 
In effetti nessuna organizzazione nasce priva di rischi sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (SSLL), ma qualsiasi organizzazione può verificare il “livello di rischio accettabile” ed intraprendere un cammino che attraverso l’applicazione di procedure si sicurezza, crei un sistema che identifichi e raggiunga degli obiettivi di eccellenza.
 
Con i discenti ci eserciteremo nel comprendere cosa significhi “fare sistema”, mettere in collegamento più esigenze e peculiarità verso un obiettivo comune, nelle slides allegate abbiamo omesso, per opportuna esigenza la parte relativa agli esercizi, dove i discenti potranno verificare, come creare un sistema, e come ritrovare in questo modulo finale, il C, un collegamento con quanto appreso nei moduli precedenti il modulo A , che introduce u discenti alla normativa sulla SSLL ed il modulo B dove vengono approfonditi dettagliatamente i fattori di rischio e le misure di prevenzione e protezione specifiche.
 
Il corso passa poi sulla parte relativa alle attività che sono proprie al RSPP il quale,  in quanto gestore di un servizio, deve acquisire una propria consapevolezza sui processi di PIANIFICAZIONE. In fondo il suo “servizio” è uno dei prodotti più delicati che saranno generati dalla sua organizzazione.
 
In molte PMI anche il concetto di “organizzazione” è a volte frutto di consuetudini e di tacite attribuzioni, l’ RSPP dovrà affiancare il Datore di Lavoro per identificare le figure obbligatorie, comunicando loro doveri e responsabilità, garantendo loro la corretta formazione per un migliore espletamento della propria funzione all’interno del sistema di prevenzione e protezione.
 
Nelle PMI ogni risorsa deve essere polivalente e multifunzione, difficilmente avremo un RSPP dedicato al 100 % su questa funzione, è nostro compito quindi fornire a questi nuovi responsabili delle tecniche per gestire al meglio il tempo dedicato al SPP, verificando le priorità e soprattutto coinvolgendo il maggior numero di “attori” dell’organizzazione.
 
A questo punto possiamo presentare ai discenti il progenitorie di tutti i sistemi di gestione, William Edward Deming, è grazie al suo lavoro che nazioni come il Giappone hanno raggiunto l’apice dell’affidabilità qualitativa ed ancora grazie alla semplicità dei suoi sistemi che la complessità gestionale di progetti sfidanti e la ricerca continua dell’eccellenza siano oggi attuabili.
 
La filosofia che accomuna i processi che tendono alla qualità totale, all’utilizzo razionale delle risorse ambientali, alla continuità del business ecc. hanno tutti la stessa matrice:
Plan
Do
Check
Act
La stessa filosofia la troveremo nei sistemi di gestione per la sicurezza sul lavoro.
 
Il sistema, se correttamente implementato è non solo una garanzia per i nostri lavoratori, ma soprattutto per i terzi che si trovano a collaborare o magari ad analizzare la nostra organizzazione per verificarne l’affidabilità e la rischiosità.
 
Con il Dlgs 231/01 il legislatore ha modificato per la prima volta il brocardo “Societas delinquere non potest”, attribuendo alle persone giuridiche, agli organi amministrativi, responsabilità colpose e perfino dolose. Ecco allora la cogenza normativa di garantire una soddisfazione della legittimità dell’operato della nostra organizzazione,  che attraverso il rispetto di azioni regolamentate da un Sistema di Gestione possa evitare di compiere direttamente o indirettamente delitti e reati.
 
L’articolo 30 del Dlgs 81/08 evidenzia due sistemi di gestione che possano, se correttamente implementati, garantire all’organizzazione un giusto supporto manageriale” per l’attuazione di un efficace sistema di Prevenzione e Protezione.
 
I sistemi UNI INAIL e OHSAS 18001.
 
Con i discenti percorreremo i passi delle due norme per creare già da questa prima formazione degli esempi immediatamente applicabili a qualsiasi realtà organizzativa, nelle esercitazioni i discenti, costruiranno e simuleranni delle prime procedure per poter creare le basi per una prima “implementazione di un sistema” anche se a livello sperimentale.
 
I nostri futuri RSPP, dovranno essere i portatori di un messaggio di “convenienza” ed “opportunità” nell’attuare all’interno delle loro organizzazioni dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza suoi luoghi di lavoro (SGSSLL), convenienza in quanto economicamente portatori di riduzione di costi diretti (inail) ed indiretti (infortuni) , opportunità in quanto generatori di un’immagine “di affidabilità” verso tutti gli stakeholder e di garanzia di “esimenza” per le eventuali azioni di verifica da parte degli enti preposti.
 
Se l’RSPP si troverà a gestire il suo SPP in un’organizzazione dove l’Alta Direzione ha definito una “politica” di miglioramento continuo nella SSLL , avrà l’opportunità di creare valore per lui, per la propria organizzazione e soprattutto per il cliente, in quanto la “catena del valore” passa attraverso la valorizzazione della risorsa più importante per qualsiasi organizzazione : IL LAVORATORE.
 
 
 
 
 

Video Thyssen 2011 ed intervista a Guariniello 2015

Thyssenkrupp 2011

Guariniello 2015

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