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Audit e certificazioni

25 Maggio 2011 • di Roberto Lombardi

L’energia e l’efficienza energetica nelle imprese

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L’Energia e la sua modalità di produzione è senza dubbio uno dei grandi temi degli ultimi decenni. Continui dibattiti sul ricorso alle fonti rinnovabili o “presunte tali” infiamma tutt’oggi la scena politica ed economica del nostro Paese.
Come affrontare in maniera costruttiva e utile il tema nelle aziende? Concentrarsi sulla produzione e l’approvvigionamento è davvero l’unica questione rilevante? Esiste la conoscenza e la sensibilità sufficiente per affrontare quest’opportunità nelle aziende italiane?
La consapevolezza dei propri consumi conduce a una corretta impostazione ed è l’anticamera per l’efficienza energetica, vera rivoluzione culturale ed economicamente sostenibile.
 

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Sommario

  1. Energeticamente parlando
  2. Cos’è l’efficienza energetica
  3. L’Audit energetico
  4. Il ruolo delle Esco e il finanziamento tramite terzi

  

1. Energeticamente parlando

Energia, Ambiente, Protocollo di Kioto, Libero mercato, Authority, Produttore, Gestore, Servizi intergrati, ESCo, Carburanti fossili, Fonti rinnovabili, Biocombustibili, Idrogeno, Bolletta, Detrazioni fiscali, Accisa, Audit energetico, Certificazioni energetiche, Efficienza, Certificati Verdi, Certificati Bianchi, Carbon tax, TEP, TEE, ecc.
Solo citando alcuni tra attori, strumenti, tecnologie, soluzioni, riguardanti il mondo dell’energia che in maniera confusa popolano la testa di ognuno di noi, si potrebbe riempire un’intera pagina di sostantivi e acronimi.
Questo articolo è dedicato a una delle tematiche più complesse, vaste e affascinanti del sistema economico mondiale: l’Energia.
Come influenza la nostra attività? Quali sono le cose più importanti da sapere? Cosa si può fare per usarla in maniera efficace? Come ridurre sprechi, costi, inefficienze? Essere pro-attivi o passivi?
In sintesi tenteremo di inquadrare un argomento ampio e complesso calandolo nella realtà quotidiana di una piccola media azienda, mettendoci nei panni di un imprenditore che ha voglia di muoversi, ma non sa come procedere.
Cercheremo di dare un taglio operativo suggerendo possibilità, azioni primarie, soluzioni tecniche per incrementare la conoscenza e l’efficienza aziendale anche in questo settore.
Come “file rouge” per districarci in questa estesa tematica useremo il concetto di “Efficienza Energetica”.
Un buon imprenditore analizza tutti gli aspetti della sua attività e se riscontra inefficienze di qualche tipo, si attiva per risolverle. Solo, o con l’aiuto di un professionista qualificato, egli è in grado di migliorare il suo processo, il suo bilancio economico, la sua competitività; allo stesso modo bisogna affrontare il tema dell’energia cercando anche in questo settore la massima efficienza conseguibile secondo le proprie possibilità e disponibilità.


2. Cos’è l’efficienza energetica

Qualsiasi sistema può essere “efficientato”, la dinamica aziendale deve essere in grado di aggiornarsi, modificarsi, adeguarsi alle condizioni in cui si trova a operare. In questo particolare periodo storico, parlare di efficienza di processo e di abbattimento dei costi può essere più che mai significativo.
Ciò che rende interessante questo approccio è di essere applicabile trasversalmente a ogni realtà o attività aziendale, di essere svincolato da barriere economiche (vedremo in seguito la possibilità di strumenti finanziari ad hoc lontani dall’obbligo di cospicui investimenti), di essere tematica relativamente semplice da inquadrare e affrontare.
Ma cosa si intende per efficienza energetica?
L’efficienza energetica di un sistema rappresenta la capacità di sfruttare l’energia primaria a esso fornito per soddisfarne un determinato fabbisogno; minori sono i consumi necessari a questo scopo, migliore è l’efficienza energetica del sistema.
L’efficienza o l’inefficienza energetica in un’azienda può essere ovunque: nello stabile che ospita l’attività, in un processo produttivo, in un macchinario o impianto obsoleto, in una singola fase di lavorazione, in una procedura di utilizzo, in un radicato e immotivato “ho sempre fatto così”.
L’apertura del libero mercato dell’energia ha stimolato alcuni a prendere coscienza che, come in tutti i liberi mercati, mettere in concorrenza un fornitore rispetto a un altro può significare risparmio, e questo ha creato una certa dinamicità abbinata a soluzioni innovative.
Strumenti normativi e finanziari di pubblico dominio hanno sicuramente favorito la diffusione della cultura energetica, delle fonti rinnovabili, dell’efficienza in generale.
Negli ultimi anni il settore edile, ad esempio, è stato protagonista in questo senso; grazie all’introduzione a livello nazionale e regionale di normative ad hoc, nonché l’adeguamento dei regolamenti edilizi, oggi le case sono costruite rispondendo a determinati standard obbligatori di efficienza.
Da molti più anni il settore degli elettrodomestici ha affrontato il problema dell’efficienza nei consumi portando nelle nostre case la terminologia e la cultura dell’apparecchiatura di “classe A”.
Ma quanti sono ancora gli apparecchi obsoleti? Quanto è il patrimonio immobiliare costruito senza questi nuovi parametri di efficienza?
L’efficienza energetica, oltre che un dovere morale verso il nostro pianeta, è (e deve essere così percepita) un’opportunità concreta di risparmio economico e riduzione degli sprechi.
Se chiedete a un ingegnere o a un fisico cosa sia l’efficienza energetica in un processo, vi risponderà che è: “un numero adimensionale con un valore compreso tra 0 e 1 definita come:


dove W è la quantità di lavoro utile eseguito dal processo ed E è la quantità di energia assorbita”.
Se chiedete ad un architetto cosa sia l’efficienza energetica vi risponderà che è: “l’unione del miglior progetto architettonico con l’utilizzo dei migliori materiali e tecnologie disponibili”.
Se chiedete a un imprenditore cosa sia l’efficienza energetica, nella maggior parte dei casi, non saprà bene come rispondervi. Sarà in grado di dirvi molte cose sulla sua azienda, ma difficilmente si sarà mai interessato in prima persona di efficienza energetica.
Questa considerazione ci porta a parlare del primo step per perseguire l’efficienza, ovverosia: l’autodiagnosi (strumento assai semplice) o in alternativa l’audit tecnico dettagliato. La coscienza e la conoscenza dello stato di fatto è la prima cosa da assicurare.
L’azione più semplice da intraprendere è quella di procedere con ordine tramite un’autodiagnosi o screening della propria attività analizzando: lo stato dell’involucro edilizio, degli impianti e della loro manutenzione, lo stato di vetustà dei singoli motori o componenti di un processo (per ogni processo), l’analisi delle bollette energetiche.
Spesso si verifica che la definizione delle condizioni contrattuali di fornitura con i distributori di energia (elettrica, gas metano o gasolio) non ricevono particolare attenzione, occorre quindi costantemente controllare la rispondenza dei contratti alle specifiche esigenze dell’utenza.
Al fine di valutare possibili ottimizzazioni, i consumi andrebbero monitorati mensilmente; per questo si possono installare, ad esempio, contatori di calore o appositi dispositivi sulle macchine di cicli produttivi in grado di monitorarne i consumi.
Per aiutare l’utente in maniera sistematica nell’operazione di autodiagnosi esistono sul mercato dei software “free” che indirizzano e aiutano. Su internet è possibile scaricarne alcuni, altri sono stati messi in circolazione da Enti pubblici (abbinati a progetti specifici) o da grandi gruppi operanti nel settore impiantistico industriale (ed esempio: ABB Italia - Energy Efficiency Kit).
Questi software riguardano vari campi di applicazione o settori, dall’industriale al residenziale, dall’autodiagnosi degli impianti a quella del recupero di calore a quella per motori elettrici di massima efficienza.


3. L’Audit energetico

L’Audit energetico è un’indagine tecnico-economica volta alla comprensione delle reali “performance energetiche” del sistema edificio-impianti-processi. Questo è in genere erogato da liberi professionisti qualificati, da società di servizi energetici (ESCo, produttori, distributori), da società di consulenza.
Secondo le necessità l’audit può essere globale o mirato esclusivamente al processo produttivo, all’involucro edilizio, agli impianti, a un singolo comparto (trasformazione dell’energia primaria in ingresso in energia utile per un fabbisogno specifico).

L’Audit è in grado di evidenziare eventuali passività o sprechi e proporre soluzioni diversificate con il duplice obiettivo di razionalizzazione delle risorse e risparmio economico.
Con il termine di “performance energetica” si intende la “quantità di energia annua effettivamente consumata per soddisfare i bisogni standard di un edificio relativamente alla climatizzazione invernale ed estiva, all’acqua calda per uso igienico sanitario, alla ventilazione, all’illuminazione, all’alimentazione apparecchiature.”
Generalmente l’audit è un’analisi approfondita condotta da un tecnico attraverso un esame di tutta la documentazione tecnica e contrattuale disponibile, coadiuvata da specifici sopralluoghi in azienda, campagne di misura e interviste al personale.
Durante un’audit sono raccolti tutti i dati relativi al consumo energetico e al costo correlato, nonché tutti i dati disponibili sulle utenze elettriche, termiche, frigorifere (illuminazione, condizionamento, freddo per processo, freddo per condizionamento, aria compressa, altri servizi, aree di processo), tutto per centro di costo e/o cabina elettrica, reparto, fascia oraria e stagionale.
In base ai dati raccolti si procede alla ricostruzione dei modelli energetici con l’ausilio di software specifici; da questa operazione di studio è possibile ricavare la ripartizione delle potenze e dei consumi per tipologia di utilizzo (illuminazione, condizionamento, funzionamento apparecchiature di processo, ricircolo e compressione aria, ecc.).
Un'altra possibilità interessante in fase di audit è di implementare in azienda un temporaneo sistema di monitoraggio remoto dei consumi. Utilizzando questo sistema, è possibile rilevare, aggregare ed elaborare le misure dei consumi energetici di varie utenze. I consumi di energia elettrica, gas naturale, acqua, vapore ed aria compressa possono essere visualizzati in tempo reale grazie ad una piattaforma web. Questo genera statistiche corredate di grafici e tabulati relativi a periodi temporali definiti; sfruttando gli archivi generati dal rilevamento dei consumi aziendali, sono elaborati rendiconti di contabilità energetica ed effettuata la suddivisione degli oneri per ciascun centro di costo interessato al processo.
La situazione energetica, così inquadrata, è analizzata criticamente, confrontata con parametri medi, valutata secondo scenari innovativi al fine di individuare interventi migliorativi per la riduzione dei consumi e dei costi.
Il primo rapporto di Audit è un resoconto completo dei consumi energetici, individuazione delle aree meno efficienti, indicazione delle possibili azioni e relativa quantificazione del risparmio energetico conseguibile per ogni area.

Successivamente viene redatto uno studio di fattibilità tecnico-economico relativo a tutti i possibili interventi; a titolo esemplificativo si citano:

  • ottimizzazione dei contratti di fornitura dell’energia
  • migliore gestione degli impianti
  • modulazione dei carichi
  • modifiche agli impianti esistenti
  • installazione nuovi impianti
  • aggiornamento e sostituzione pompe, motori elettrici ecc.
  • auto-produzione dell’energia (sistemi di micro - cogenerazione a gas o fonti rinnovabili, biomasse, fotovoltaico, solare termico, ecc.).

Ogni soluzione tecnica è motivata e correlata a una tabella costi-benefici in grado di evidenziare:

  • i tempi di ritorno dell’investimento
  • i miglioramenti ottenibili
  • la riduzione delle spese di gestione.

A questo punto l’imprenditore ha in mano uno strumento analitico valido e completo per prendere tutte le sue decisioni in merito.
L’efficienza energetica attraverso un audit può essere ottenuta anche da servizi più semplici che non prevedono sostituzioni o interventi sulle apparecchiature, ma egualmente importanti in termini di risultati come:

  • ottimizzazione dei contratti di energia elettrica e gas
  • consulenza tariffaria e verifica della fatturazione.

Per l’ottimizzazione dei contratti vengono ricercate sul libero mercato dell’energia le migliori offerte secondo il tipo di utenza in esame. Il consulente supporta l’azienda sia dal punto di vista tecnico sia amministrativo nella scelta del miglior fornitore nel mercato energetico e nella gestione dei consumi garantendo:

  • previsioni di prelievi in relazione ai piani di sviluppo aziendali
  • simulazioni delle opzioni contrattuali più convenienti tra quelle offerte dai fornitori
  • redazione del budget energetico
  • controllo continuo del prelievo effettivo rispetto all'eventuale profilo di carico concordato con il fornitore
  • servizio di brokeraggio energetico: l’appartenenza al nostro gruppo di acquisto permette di cogliere le migliori opportunità disponibili sul mercato, grazie al maggior potere d’acquisto che si ottiene sfruttando l’entità dei volumi in gioco; viene prestata assistenza nel corso della trattativa con i fornitori per verificare i reali costi di fornitura e stipulare i nuovi contratti.

Nella consulenza tariffaria e nella verifica della fatturazione viene controllata la correttezza del contratto in vigore tra fornitore ed utenze in bassa, media o alta tensione, mono o multi orarie; vengono proposte eventuali correzioni e verificate periodicamente le fatture.
Viene esaminato l'andamento annuale dei prelievi e della fatturazione, e vengono forniti confronti periodici con la situazione precedente, evidenziando i risultati positivi raggiunti o accertando le motivazioni tecniche alla base di quelli non in linea con la media.
Qualora sia disponibile un sistema di monitoraggio, i dati di consumo disponibili in tempo reale permettono di produrre, entro pochi giorni dalla fine del periodo di fatturazione, fatture previsionali particolarmente utili nella redazione dei budget aziendali.


4. Il ruolo delle Esco e il finanziamento tramite terzi

Le ESCo (Energy Service Company) sono le principali Società di servizi integrati per l'energia, che realizzano interventi globali di risparmio energetico, basati sull'incremento dell'efficienza energetica degli impianti e degli edifici, in ambito industriale, nel terziario e nel settore abitativo.
Le Linee guida predisposte dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, stabiliscono che le società di servizi energetici sono quelle società, incluse le imprese artigiane e loro forme consortili, che alla data di avvio del progetto hanno come oggetto sociale, anche se non esclusivo, l’offerta di servizi energetici integrati.
Oltre ad offrire servizi di consulenza legati all’efficienza energetica, progettazione e realizzazione degli interventi, la prerogativa più interessante delle ESCo è di poter supportare, anche finanziariamente, l’effettiva realizzazione dei progetti o impianti.
La Commissione Europea stessa ha sempre considerato le ESCo come il soggetto chiave per la promozione e l’implementazione dell’efficienza energetica.
Il modello di business è semplice: i risparmi economici che si riescono a ottenere grazie ad un intervento studiato e realizzato da una ESCo, vengono utilizzati per ammortizzare i costi d'investimento.
Questo si traduce nella capacità di offrire ai propri clienti servizi, di assoluta qualità, di analisi dei consumi energetici, di valutazione delle possibilità d’incremento dell’efficienza energetica, di finanziamento (anche parziale) e realizzazione degli interventi stessi, di eventuale gestione e manutenzione degli impianti e di gestione del rischio.

I decreti ministeriali 20 luglio 2004 prevedono che i progetti predisposti ai fini del rispetto degli obiettivi di risparmio energetico di cui agli articoli 3 e 4 dei medesimi decreti, possono essere eseguiti con le seguenti modalità:

  • mediante azioni dirette delle imprese di distribuzione
  • tramite società controllate dalle medesime imprese di distribuzione
  • tramite società terze operanti nel settore dei servizi energetici, comprese le imprese artigiane e le loro forme consortili.

I soggetti che compaiono nell'elenco dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (www.autorita.energia.it) rispondono, in base alla documentazione presentata, ai requisiti previsti dalla deliberazione 18 settembre 2003, n.103/03 per le “società operanti nel settore dei servizi energetici” ovvero hanno ottenuto l'approvazione da parte dell'Autorità di almeno una richiesta di verifica e certificazione dei risparmi energetici conseguiti da progetti realizzati nell'ambito dei medesimi decreti.
 

Ma come operano le ESCo?

Generalmente, la metodologia di intervento si articola in diverse fasi:

  1. diagnosi energetica (Audit) finalizzata ad individuare sprechi, inefficienze ed usi impropri da cui si ricavano gli elementi per predisporre un progetto di massima degli interventi da realizzare;
  2. definizione del progetto esecutivo;
  3. reperimento dei capitali per l'investimento;
  4. realizzazione dei lavori;
  5. gestione e manutenzione degli impianti per tutto il periodo concordato.

L’analisi parte dalla valutazione degli impianti e della "bolletta" pagata dal committente misurando il potenziale di risparmio energetico e gli interventi necessari per ottenerlo.
Se a fronte di questa analisi la ESCo individua un margine sufficientemente ampio, essa finanzia i lavori occupandosi delle forniture, della manutenzione fino alla gestione generale (direttamente o appaltando a sua volta).
Viceversa se la ESCo non trova un interesse (economico o tecnico) verso l’intervento, questo non significa che non vi sia un progetto egualmente valido da realizzare; in questo caso, quindi, la consulenza della ESCo si fermerà alla fase 2 del precedente schema, limitandosi a indirizzare il cliente verso la soluzione con i costi benefici migliori, lasciando a lui l’investimento.
I settori di operatività delle ESCo sono molteplici, possono operare su edifici pubblici e privati, sul patrimonio esistente e su nuovi impianti.

I tipici servizi legati al mondo delle imprese sono:

  • efficientamento dei processi produttivi
  • sostituzione motori
  • gestione servizi energetici integrati.

In ambito edilizio, sono disponibili vari interventi che riguardano principalmente:

  • la gestione del servizio energia
  • l'involucro edilizio (isolamento e coperture trasparenti efficienti)
  • la climatizzazione (caldaie ad alta efficienza o pompe di calore accoppiate con contabilizzazione, valvole termostatiche e regolazione adeguata, pompe di calore, sistemi di cogenerazione, reti di teleriscaldamento, raffrescamento centralizzato e sistemi ad accumulo di freddo)
  • la produzione di acqua calda per usi sanitari (solare termico, sistemi tradizionali efficienti)
  • l'illuminazione sia interna sia stradale (lampade e corpi illuminanti efficienti, dispositivi per la regolazione del flusso, sensori di luminosità e di presenza).

I requisiti chiave per operare in “modalità ESCo” sono quindi:

  • il potenziale di risparmio energetico
  • la possibilità di garantire il “flusso di cassa” indispensabile per un finanziamento di questo tipo (giacché in questo modo la ESCo assume su di sé tutto il rischio finanziario).

Per quanto riguarda il canone da versare alla società di servizi a fronte di una realizzazione, le soluzioni possibili variano da caso a caso.
In generale la somma dovuta è compresa fra l'ammontare della bolletta energetica annua e una sua quota, a seconda della redditività dell'intervento e dell'efficienza precedente l'intervento, del numero di anni di durata del contratto, dal rischio assunto e delle esigenze del soggetto beneficiario.
La soluzione più comune è forse quella della ripartizione del risparmio, per cui alla ESCo viene girato un 70-90% della bolletta energetica annua. Sono comunque comuni i casi in cui alla ESCo tocchi l'intera entità del risparmio conseguito, cui corrisponde il minimo tempo di riscatto dell'impianto da parte del beneficiario.
Ogni contratto prevede ovviamente una garanzia dei risultati, che consiste in una forma di leasing in base alla quale all'utente viene garantito, al termine del contratto, un'entità dei risparmi pari almeno all'ammontare delle quote versate, comprensive di interessi.

Per l'utente i vantaggi di operare in uno schema di questo tipo sono evidenti:

  • l'assenza di rischi finanziari (in caso di intervento sbagliato e non remunerativo chi ci rimette è la ESCo che si assume tutte le responsabilità al riguardo)
  • l'opportunità di realizzare interventi anche in mancanza di risorse finanziarie proprie e in presenza di difficoltà nel reperire finanziamenti esterni
  • la liberazione dalle problematiche connesse alla gestione e manutenzione dell'impianto
  • la possibilità di conseguire benefici energetico - ambientali importanti (tenuto conto del fatto che i profitti della ESCo, in presenza di un contratto ben realizzato, sono proporzionali all'efficienza dell'impianto).

Tali vantaggi si pagano in termini di una complessità contrattuale consistente e della necessità di predisporre capitolati dettagliati. Le clausole contrattuali devono servire a garantire l'utente da una parte, perché l'intervento realizzato sia effettivamente energeticamente efficiente e tecnicamente valido, anche tenendo conto dell'andamento del mercato dei vettori energetici e delle tecnologie, e la ESCo dall'altra, in modo che riesca effettivamente a rientrare dei costi sostenuti e a realizzare una certa quota di profitto.


DOI 10.4439/ae2

 

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